
Adozioni a distanza
Aderire al progetto di sostegno a distanza è semplice. Si tratta di prendersi cura di un
bambino versando una quota minima di 180 euro annui. Con questi soldi si aprirà un libretto bancario
in India, intestato alla mamma del bambino e al responsabile della CSSS. Una parte del denaro verrà
usata per le necessita giornaliere e scolastiche del bambino. Una parte andrà per le spese mediche.
Malgrado si parli molto dell’India come grande potenza industriale, la situazione dei poveri in questo
clima di apparente sviluppo è peggiorata. Il prezzo delle materie prime è aumentato e questo comporta
maggiore difficoltà per le famiglie indigenti. Il prezzo della terra ha raggiunto cifre astronomiche,
di conseguenza anche gli affitti sono aumentati. Il contributo degli sponsor italiani serve a dare un
po' di respiro a queste famiglie che altrimenti si sentirebbero abbandonate. Non è risolutivo, ma
senz’altro in molti casi ha cambiato la vita di questi bambini soprattutto per quello che significa
poter continuare a studiare. Abbiamo infatti fissato l’età di uscita dal programma verso i 16 anni,
ma molti degli sponsor sono disponibili a seguire e sostenere i ragazzi volenterosi nel prosieguo
degli studi in modo da poter costruire un futuro diverso. Personalmente non sono una sostenitrice
della carità fine a sé stessa, in realtà fa meglio a noi che a chi ne usufruisce. Anche per questo
ho avviato anche altri progetti che creano possibilità di lavoro, ma la possibilità di studiare a mio
modesto parere costituisce una grande occasione, soprattutto per quello che riguarda il 70% dei
nostri ragazzi che sono donne. Sapere che alcuni dei ragazzi/e del Sunshine accederanno agli studi
superiori, che alcuni frequenteranno le scuole di lingua inglese, scuole per il turismo, scuole
agrarie, per infermiere, per diventare insegnanti, uno sarà capitano di lungo corso... è emozionante.
Beh siamo una piccola organizzazione ed io sono sola a seguire tutto questo, ma quello che è stato
realizzato con voi e fantastico!
Grazie a nome di questi cittadini del mondo!
Gli sponsor ricevono una volta l’anno per Natale una lettera dai ragazzi e chiaramente possono rispondergli ed andarli a trovare come già molti hanno fatto. Io vado una volta l’anno e li incontro tutti, insieme alle loro famiglie. A volte mi reco nelle loro case per verificare le situazioni più disagevoli e, con l’aiuto degli sponsor o di altri benefattori, costruire o restaurare le case fatiscenti(progetto tutti a casa).
Alcuni sponsor durante le loro visite ai bambini


